Software per corniciai

Sembra che negli Stati Uniti la maggior partendei corniciai utilizzi un software al banco per la ricezione dei clienti.
Questi software curano l’aspetto fiscale con emissione di ricevute e fatture, l’aspetto organizzativo con l’emissione della copia commissione, oltre che gestire il magazzino e il riordino di materiale.
Calcolano inoltre il prezzo della cornice considerando ogni singolo aspetto del montaggio dal pass al fondo alla chiusura alla cornice, etc….
Molti di questi software hanno anche la visualizzazione dell’incorniciatura, aiutando cosí il cliente e il corniciaio nella scelta della cornice.
Logicamente il tutto non è semplice da subito, ma richiede un lungo lavoro di preparazione, inserimento dati e foto delle componenti dell’incorniciatura.
Alcuni di questi software, sempre negli States, vengono già venduti con un catalogo fotografico delle sagome di cornici dei maggiori produttori o distributori.
E noi in Italia a che punto siamo? Qualcuno utilizza un software dinquesto tipo?
L’unico che conosco e possiedo da tempo è Frame 30 di Rinaldin, che però non riesco ancora ad impiegare direttamente sul campo, in quanto ha una grafica orripilante e mai aggiornata che il mio stomaco non riesce a digerire, ma che se fosse attualizzatomda questo punto di vista potrei anche usare, in quanto lo considero una buona fase di partenza, anche se migliorabile.
E voi come calcolate i prezzi?

– Max da iPad


Quadrum Saca: avvicinamento alla fiera.

Mancano poche settimane alla fiera di settore: Quadrum SACA 2010, sempre a Bologna, dal 18 al 21 febbraio.
Unica fiera di settore in Italia, per Aste, Cornici, Grafica e Tecnologie.
Questann’anno sembra che la fiera si sia ristretta ancora, sintomo che il mercato sta diventando purtroppo più povero.
Dovremmo trovare 141 espositori, provenineti da vari paesi.
La tendenza degli ultimi anni ha visto nettamente ridimensionare la fiera, come espositori e visitatori.
Alcuni numeri:
2007: 263 aziende espositrici (136 delle quali estere da 26 paesi)
con 8113 visitatori
2008: 246 aziende espositric (125 delle quali estere provenienti da 25 paesi diversi)
con 73881 visitatori
2009: 194 aziende espositric (102 estere da 26 paesi)
con 5855 visitatori.
Come risulta chiaro, in questi ultimi anni il trend è negativo, e quest’anno ancora peggio.
Questo significa che il settore è sicuramente in una fase involutiva.
Speriamo che la visita alla fiera dia spunto a nuove idee.
Ma dubito di ricevere una scossa positiva.
Voi che ne pensate?


Diventare collezionista

In Italia gli aiuti vanno sempre in direzione dei grandi, per i piccoli resta gran poco se non di riflesso.
Altri paesi, invece trovano il modo di fasvori anche settori minori, e senza aiuti di Stato.
In Gran Bretagna, per esempio, è partita l’iniziativa OWN ART. Di che si tratta? Si possono avere a prestito fino a £ 2.000 da rimborsare in comode rate (10 mesi) senza interessi per acquistare opere d’arte. Il tutto all’interno di un network di 250 gallerie d’arte aderenti al progetto, sparse per tutta la nazione. L’obiettivo è quello di porre l’arte al centro degli interessi anche delle persone comuni, per incoraggiarle a diventare collezionisti.
In Italia invece, le gallerie sembrano puntare all’elite. Vi domanderete: e per noi corniciai che senso ha?
La cosa è interessante, pensate a quanti nuovi collezionisti che probabilmente poi cambiarenna cornice o incorniceranno le opere acquistate!
Che ne pensate?


Quanto costa incorniciare questo poster?

Se un cliente entra in negozio e chiede: “Quanto costa incorniciare questo poster?”
La vostra risposta sarà il prezzo della cornice più economica? Voglio dire, se un cliente vi porta un soggetto da incorniciare, palesemente privo di valore, voi alla fatidica domanda offrite la cornice più ecnomica che avete?
Provate a vedere la cosa in questi termini: invitiamo il cliente a dare un’occhiata alle nostre proposte.
Le aspettative e i desideri della clientela sono cambiati drasticamente. I giovani sono cresciuti in un’era di stimolazione visiva, grazie alla televisione, il conputer, internet etc. e si apettano di vedere quello che vogliono acquistare, felici di poter scegliere fra infinite possibilità.
Gli acquisti sono una necessità o una scelta. Il nostro settore è una scelta, non un bisogno. E si sa che un consumatore è disposto a spendere di più per quello che vuole acquistare, che per quello di cui aha bisogno. Dobbiamo solamente rafforzare il desiderio verso il nostro prodotto., semplicemente mostrandolo.
Quindi il campione ad angolo o a lista, non sono sicuramente la soluzione più efficace, in quanto richiedono uno sforzo di immaginazione che non tutti sanno fare. Se non lo vedono, non lo possono comprare o desiderare.
Usiamo allora le pareti del nostro negozio per mostrare diverse tipologie di soggetti inorniciati in modi differenti, per aumentare il desiderio di acquisto.
Un’altra soluzione è quella di fotografare particolari incorniiature realizzate e mostrare un book con le diverse soluzioni, un book in cui il cliente possa trovare un soggetto simile ìal suo e vedere la soluzione di incorniciatura suggerita.
Un altro modo sono i software di visualizzazione, che calcolano anche il prezzo della cornice, oltre che mostrare il risultato finale a video della cornice scelta.
Ma questo e’ un argomento che affronterò più avanti, anche perchè in Italia non ci sono molte offerta a tal proposito.


Cornici brutte per opere di artisti famosi.

Ci siamo accorti tutti che negli ultimi anni qualsiasi città, anche piccola, si è dotata di una fiera d’arte contemporanea o moderna.
Molte valide, altre solo inutili. Ma quello che balza all’occhio visitandole, è la pochezza di opere incorniciate. Salvo rare eccezzioni, qualora le opere fossero incorniciate, ci troviamo di fronte a pessime incorniciature oppure povere montature.
Stessa situazione si può rilevare nelle innumerevoli gallerie d’arte che si trovana disseminante ovunque.
La situazione è sicuramente interessante come nicchia di mercato per noi corniciai. La galleria d’arte è un potenziale cliente business, che durante la sua attività ha necessità di incorniciare opere in continuazione, e rappresenta quindi un mercato non indifferente.
Ma come mai esiste questa discrepanza, fra opere in cerca di cornice e corniciai in cerca di clienti?
Cerchiamo di analizzare la situazione:

  1. La cornice ‘ un costo che il gallerista o l’artista non vogliono sobbarcarsi.
  2. meglio senza cornice che con una cornice brutta ed economica
  3. pochi contatti fra galleristi e corniciai
  4. misure differenti dalle misure standard tradizionali
  5. incapacità del corniciaio di interpretare e consigliare la montatura delle opere d’arte moderna
  6. difficoltà causata dai medium pittorici attuali, a volte veramente non incorniciabili tradizionalmente.

Sicuramente la fetta di mercato è interessante per il nostro settore, e deve essere in qualche modo assorbita.
Anche perchè il rischio di propagare l’idea verso l’acquirente finale, che i quadri possono essere appesi in una casa senza cornice, è molto pericolosa.


Il corniciaio del futuro.

 Il corniciaio con l’evolversi dei tempi deve essre sempre più un negoziante che un artigiano.
Deve cioè imparare a vendere i propri prodotti e servizi per rimanere sul mercato. Soddisfare il consumatore offrendo prodotti e servizi con esperienza.
L’obiettivo è riuscire a far entrare qualcuno nel nostro negozio.
La stragrande maggioranza dei corniciai non ha un budget per il marketing: costa soldi.
Ma se impostato correttamente, il marketing crea denaro. Non si spende in marketing ma si investe.
Metodi di marketing:

  • passa parola, sempre valido, ma in fse calante
  • insegna, logo piazzati ovunque, all’esterno come all’interno, su biglietti da visita e carta intestata o fatture.
  • pubblicità soprattuto nei periodi in cui il mercato gira e non quando, per fase stagionale, il mercato ristagna.
  • concentrare gli sforzi di investimento su uno massimo due canali

Si può comunque sopravvivere senza marketing? Probabilmente si, ma forse…Tag Technorati: ,


Il corniciaio del futuro.

 Il corniciaio con l’evolversi dei tempi deve essre sempre più un negoziante che un artigiano.
Deve cioè imparare a vendere i propri prodotti e servizi per rimanere sul mercato. Soddisfare il consumatore offrendo prodotti e servizi con esperienza.
L’obiettivo è riuscire a far entrare qualcuno nel nostro negozio.
La stragrande maggioranza dei corniciai non ha un budget per il marketing: costa soldi.
Ma se impostato correttamente, il marketing crea denaro. Non si spende in marketing ma si investe.
Metodi di marketing:

  • passa parola, sempre valido, ma in fse calante
  • insegna, logo piazzati ovunque, all’esterno come all’interno, su biglietti da visita e carta intestata o fatture.
  • pubblicità soprattuto nei periodi in cui il mercato gira e non quando, per fase stagionale, il mercato ristagna.
  • concentrare gli sforzi di investimento su uno massimo due canali

Si può comunque sopravvivere senza marketing? Probabilmente si, ma forse…


Campionario cornici

Ogni buon corniciaio che si rispetti deve avere a disposizione un vasto campionario di cornici.

Direi che dai 250 a i 500 modelli possa essere considerato un buon campionario. Naturalmente nel computo vengono prese in considerazioni le diverse finiture della stessa asta. Il costo di magazziono potrebbe essere notevole, per questo l’appoggio ad un distributore che effettua consegne settimanali è importante.

Il campionario può essere gestito in diversi modi ed esposto in altrettante maniere.

Oggi giorno, con la tendenza di realizzare un negozio galleria, si possono tenere i campioni anche in cassettiere suddivisi per tipologia, per poi mostrarle man mano al cliente.

Inutile dire che i campioni di astre per cornici devono essere in stato eccellente, in quanto un campione sbeccato o graffiata può precludere la vendita di querlla cornice.


Magazzino o distributore?

Quando la crisi investe un mercato o peggio ancora tutta l’economia, diventa importante pensare

nuove strategie, senza lasciare nulla al caso.

Nel campo della cornice, in questi ultimi anni abbiamo notato una diminuzione di interesse e di importanza,

rilevabile anche dalla fiera del settore.

I rappresentanti hanno diradato la loro presenza sul territorio, e molto spesso bisogna ordinare direttamente dalle aziende.

La figura professionale del distributore di cornici, figura intermedia fra retailer e azienda, che svolge anche il servizio di taglio e assemblaggio, fino a fornire un prodotto finito, è una figura da prendere in considerazione.

Se da un lato aumenta il costo della singola cornice a volte fino a l 40%, dall’altro abbassa sicuramente il costo di magazziono, evitando invenduti e scarti di aste non più utilizzabili. Un ulteriore vantaggio è la possibilità di gestire un campionario più vasto, pagando semplicemente il prezzo degli angoli.

Questa situazione si è già sviluppata in mercati esteri come nord europa e america con successo.

Per il corniciaio si presenta la possibilità di comprare sul venduto, assicurandosi un guadagno maggiore anche se minore in percentuale, ma sgravato da tutte le spese accessorie e dirette dell’incorniciatura in proprio.

Possibilità inoltre di investire risorse libere in altri settori interni come la vendità di dipinti, stampe e oggettistica.

Che ne pensate?


Cornici e corniciai in crisi?

502E’ giunto il momento di considerare i corniciai come categoria facente parte a tutto diritto del mondo dell’arte. E’ finita l’epoca dell’artigiano falegname fallito che si dava alle cornici. Oggi crescono nuove figure di artigiani-commercianti che si dedicano con passione ad un lavoro che deve saper trovare un ruolo preciso al’interno del movimento artistico ed arredativo. I corniciai moderni devono conoscere i movimentiartistici, le cornici antiche, quelle moderne, saper trovare la giusta soluzione di incorniciatura nel senso estetico e funzionale all’opera da incorniciare e all’ambiante in cui sarà collocata. Devono inoltre conoscere i materiali tradizionali e quelli di incorniciatura conservativa. Muoversi fra tradizione e innovazione in un mercato globale costantemente in crisi non è facile, soprattutto per un mercato stanco come il nostro. Esiste un crisi della cornice ed è possibile superarla indenni?